"Alluvione a Petra" - 27 dicembre 2022

Gentili operatori, spero abbiate passate un Buon Natale. Vi scrivo, e non è la prima volta per chi da tempo programma la Giordania, relativamente a quanto è successo a Petra. Una mezza giornata di pioggia ha fatto il giro del mondo e i media si sono scatenati nel darla già per persa come 2000 anni fa. Lo hanno già fatto anni fa (il Corriere aveva annunciato la scomparsa della meraviglia del mondo), però nessuno si è accorto che un fatto simile è accaduto anche a novembre scorso ma senza enfasi. Ora: la situazione è tornata alla normalità. Petra è stata costruita dai nabatei nel deserto con l'intento (essendo nel deserto e in montagna) di non perdere nemmeno una goccia d'acqua di quella che scendeva dal cielo, per cui nel momento in cui piove l'acqua entra nel Siq e poi si disperde nei mille rivoli costruiti dal genio nabateo che confluiscono in cisterne che non vediamo, e che per secoli sono state la salvezza di Petra. Non nuoti a Petra e nemmeno ci affoghi perché l'acqua davanti al Tesoro dopo un po' sparisce. Ho ricevuto 282 telefonate. Le ho contate: 282 e un numero indescrivibile di email di agenti, operatori, clienti finali terrorizzati di sporcarsi le scarpe. Vi posso dire di aver vissuto personalmente la pioggia a Petra. Invece di entrare alle 9,00 al Visitor Centre, mi hanno fatto entrare alle 10,00, c'erano fontane dappertutto ma la strada era perfetta e, senza sporcarmi le scarpe sono andato anche al Monastero con la famiglia. Un'ora dopo aver piovuto nella stessa identica maniera che abbiamo visto sui social e telegiornali due giorni fa.Petra è Petra. La pioggia arriva come benedetta e poi scompare. Le guide e i beduini locali sanno esattamente cosa fare in queste occasioni. Chi si spaventa va rassicurato. I clienti che pensano al finimondo vanno rassicurati. E se qualcuno proprio non ce la fa, dategli i miei contatti. Auguro Buon Anno a tutti.

Marco